Si è conclusa sabato scorso a Cagliari la prima parte della rassegna Digressioni ospitata al Centro comunale d’arte Il Ghetto nella Sala delle Mura. Il 15 marzo il duo composto da Emiliano Amadori e Luca Piovesan ha presentato un programma intitolato Ouverture augmentée articolato in tre fasi: la prima monografica con tre capolavori per contrabbasso solo di Stefano Scodanibbio, abbiamo ascoltato Amadori suonare E/Statico (1980), Due pezzi brillanti (1985), Geografia amorosa (1994); nella seconda parte il duo si è formato per una prima assoluta del compositore e curatore della rassegna Alessandro Milia, un pezzo sperimentale, frutto di due anni di lavoro insieme a Amadori e Piovesan, intitolato Sulki | quattro momenti del vento (2023-2025) concepito in quatto grandi parti, L’accelerazione del vento, Frangenti mangiabarche, In sospeso, Aria disegna acque, costituirà un EP che i tre artisti desiderano pubblicare. Nella terza parte del concerto Piovesan da solista ha suonato in prima assoluta una sua lunga composizione Aquae sonantes (2024) per poliarmonica (fisarmonica aumentata con pedaliera ed elettronica). Lo strumento e il repertorio suonato da Piovesan sono frutto di una ricerca in PhD alla VUB (Vrije Universiteit Brussel) e al KCB (Koninklijk Conservatorium Brussel), che è stata presentata il 13 marzo a Cagliari al Conservatorio grazie all’interesse degli allievi e dei loro maestri Michele Sanna (composizione), Sandro Mungianu (elettronica) e Gabriele Marangoni (fisarmonica), argomento poi ripreso anche il 15 in un’intervista-conferenza Milia-Piovesan alla Sala delle Mura prima del concerto.
Alter suite è il titolo del programma del 24 maggio che ha visto protagonista Martina Rudical violoncello solo. Rudic ha “composto” un’immaginaria suite di forme che incomincia esplorando i primi capolavori del Barocco scritti per violoncello solo da Gabrielli nel 1600. In un gioco di alternanze e salti temporali ci ha fatto sentire nuove creazioni per cello passando per rare forme classiche e moderne. Abbiamo ascoltato: alcuni Ricercar (1689) di D. Gabrielli; una prima assoluta di Milia: noU (2021/2022) per violoncello preparato con dei morsetti in sughero; una selezione dagli 11 Capricci (1770) diDall’Abaco; uno splendido gioiello della forma recente per cellosolo Il suono e il suo doppio (2004), di Claudio Ambrosini, un nostro omaggio al compositore veneziano; Tema e variazioni in re minore (scritto nel 1887, andato perso, riscoperto nel 1995) di Sibelius; Canzona dalla Suite n.1 (1956) di Bloch; l’omaggio a Berio per il centenario dalla nascita costituito da Les mots sont allés (1978) e Sequenza XIVa (2002).
Dopo la pausa estiva la seconda parte di “Digressioni” ci vedrà impegnati a novembre e a dicembre. Il 22 novembre il percussionista Gian Marco Medda eseguirà musiche di Donatoni, Xenakis, Billone e una prima assoluta per percussioni e sintetizzatori modulari in collaborazione con il compositore Pietro Dossena. Mentre il 6 dicembre sentiremo il clarinettista Benjamin Maneyrol con musiche di Sciarrino, Bellandi, Fedele, Berio, Milia. Maneyrol propone inoltre una prima assoluta del compositore Michele Sanna per clarinetto basso ed elettronica. Dossena e Sanna terranno anche due conferenze che precederanno i concerti, si parlerà delle loro produzioni musicali e dei loro approcci creativi. Sempre il 6 dicembre concluderà la rassegna del 2025 il contrabbasso solo di Emiliano Amadori, che l’aveva aperta con un monografico su Scodanibbio, e chiuderà con Kaleidoscopic Memories (2016) per contrabbasso solo e traccia elettronica registrata di Beat Furrer (prima italiana).
Si ringrazia Agorà Sardegna e Coopculture, la nostra gratitudine alla coordinatrice dei progetti Silvia Murruzzu e a tutto lo staff del Ghetto che ci ha accolto e aiutato, si ringrazia inoltre la Fondazione di Sardegna, il Comune di Cagliari e l’associazione Spaziomusica che sostiene e rende possibile Digressioni, in particolare sincera riconoscenza a Roberto Zanata, Sandro Mungianu, Fabrizio Casti e Elisa Camparetti per il loro aiuto. Ringraziamo il pubblico per aver partecipato sempre e ascoltato con molto interesse le proposte. Vi aspettiamo a novembre per la seconda parte della rassegna.











